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“Sulle tracce della Sibilla, tra arte e poesia”

“Sulle tracce della Sibilla, tra arte e poesia”

Pinacoteca Civica

La mostra “Sulle tracce della Sibilla, tra arte e poesia” delinea un percorso storico artistico sulla figura della Sibilla in un arco cronologico che va dal XVI secolo ad oggi, attraverso disegni su carta, dipinti, sculture ed opere fotografiche che ne interpretano le caratteristiche di profetessa, veggente e visionaria.

Il percorso espositivo inizia con la rappresentazione delle diverse Sibille: Tiburtina, Delfica, Eritrea, Frigia e Persica. Troviamo poi una singolare rappresentazione della Sibilla Appenninica raffigurata da De Carolis nello studio preparatorio per l’affresco del Palazzo della Provincia realizzato nei primi del Novecento.

Nel proseguo del percorso al centro della Sala della Vittoria spiccano le celebri rappresentazioni della Sibilla Frigia e Ellespontica di Cola dell’Amatrice facenti parte del Polittico di San Francesco. La seconda parte della mostra è dedicata alla visione contemporanea della Sibilla. Il continuum iconografico è rappresentato dalla donna, ma il reale filo conduttore della mostra è lo sguardo, presente simbolicamente e visivamente, che accompagna il visitatore sulle tracce della Sibylla.

I diversi momenti dello sguardo e della rivelazione sono messi in evidenza nelle parole tessute di Numero Collettivo che scandiscono la seconda sezione della mostra. Dove tutto inizia suggerisce l’incanto di una rivelazione, in Lascia che io ti veda vi è il sottile turbamento del disvelamento, Guarda dentro di te indica la via della conoscenza di sé. Troviamo una Sibilla che incanta nelle opere di Omar Galliani e Federico Lombardo.

I volti femminili di Galliani sono immersi in una dimensione onirica e appaiono in profonda sintonia con il cosmo, così come il volto femminile di Lombardo sembra stravolgersi nel contatto con l’ignoto, lasciando trasparire uno sguardo penetrante e indagatore.

Una Sibilla immersa nella meditazione è presente nelle opere di Ado Brandimarte, Paolo Annibali, Pericle Fazzini, Evita Andujar e Robin Clerici. Il tema dell’ambiguità attraverso lo sdoppiamento del volto compare nelle opere di Annibali e Andujar. Invece le sculture di Brandimarte e Fazzini presentano una dimensione profondamente autoriflessiva. Nell’opera fotografica di Robin Clerici Sitting on prevale l’aspetto enigmatico di una donna, dallo sguardo nascosto, mentre osserva un’immagine sul pavimento che sembra alludere a una bussola interiore.

Una Sibilla che provoca turbamento si manifesta nelle opere di Matteo Basilè e Mirko Leuzzi. In Conserving Rome di Basilè affiora il magnetismo di uno sguardo velato e divergente, mentre in Mi accorgo di te al tramonto di Leuzzi si rivela una donna nell’abbandono dell’estasi, il cui sguardo è perso in una dimensione altra.

Da volti onirici immersi nel cosmo a momenti di profonda riflessione, ogni opera dipinge una prospettiva unica della Sibilla. Il percorso invita a esplorare il ricco tessuto di significati ed emozioni intorno a questa figura leggendaria, ma soprattutto a lasciarsi trasportare nella dimensione della visione e del mistero.

Mostra a cura di Stefano Papetti Carlo Bachetti Doria

  • Quando: dal 26 agosto al 01 ottobre 2023
  • Orari: Segue gli orari di apertura della Pinacoteca Civica

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