L’Associazione culturale Zoomart con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Ascoli Piceno e Comune di Ascoli Piceno presentano, dal 14 gennaio al 30 aprile 2024 presso Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno, la mostra Omar Galliani. L’eco della Sibilla, a cura di Stefano Papetti.
La rassegna, che segue la mostra personale dell’artista emiliano conclusa da poco a Palazzo Reale di Milano, si sviluppa attraverso un percorso espositivo che comprende oltre quaranta opere suddivise in sette differenti sale tematiche, rendendo omaggio al Maestro che da tempo opera in stretta sinergia con il territorio ascolano.
Il forte legame che unisce l’artista al territorio è testimoniato dalla prima sezione ispirata al mito della Sibilla Appenninica ed emerge chiaramente anche in una seconda sezione della mostra Raffaellesca e altro. Il disegno è sempre in viaggio che ospita, tra le altre, una serie di opere dedicate a Raffaello.
Si aggiunge in mostra la sezione Paesaggi interiori, che racchiude opere ispirate a paesaggi reali, percezioni del mondo esterno ora trasformato in simbolica rappresentazione di mondi interiori, e la sezione De rerum natura ispirata dall’opera filosofica di Lucrezio.
E ancora, la parte dedicata a Blu oltremare che prende vita dall’essenza del colore blu, ad evocare il mare e il cielo, l’illusione di una prospettiva aerea e marina che si dissolve in infinite sfumature. Poi Baci rubati / Covid 19 definibile come una filmografia disegnata, che oltre a stimolare una riflessione emotiva sul periodo di isolamento fisico, intende evidenziare il rapporto persistente e intenso dell’artista con il mondo del cinema. Infine, Traiettorie dell’essere testimonia una delle rare incursioni di Omar Galliani nel campo della scultura.
“In questi tempi di angoscia per la sorte dell’umanità afflitta da malattie incontrollabili, dalle problematiche ambientali, da sanguinosi contrasti politici e religiosi, l’opera di Galliani rappresenta uno stimolo alla riflessione pacata e nel contempo all’azione, sostenuta da una strategia fondata sulla logica, secondo metodi che affondano le loro radici nella cultura classica. Non c’è nostalgia per il passato nelle opere di Galliani, ma la consapevolezza che siamo eredi di una tradizione illustre che può ancora ispirarci e guidarci nell’affrontare le sfide del futuro”.
– Stefano Papetti