DIAGNOSTICA

Polittico Alemanno

Polittico Alemanno

Il polittico è composto da cinque tavole, una centrale di 163,5 x 60 cm, due pannelli laterali di sinistra delle dimensioni di 139,5 x 37 cm, due pannelli di destra di circa 121 x 37 cm.

La tavola raffigurante il San Leonardo, All’estrema destra, è più corta delle altre. È stata infatti reinserita una tavola nella parete inferiore per compensare la differenza. Proprio su questa, le indagini diagnostiche hanno fornito informazioni interessanti ed inaspettate.

 

San Leonardo - AscoliMusei

 

SAN LEONARDO – Il Santo, raffigurato con le sembianze di un giovane diacono in dalmatica, è stato dipinto sopra ad un’altra figura di santo. Le immagini infrarosse mostrano infatti il chiaro disegno di una veste liturgica differente, probabilmente un piviale a giudicare dall’immagine a destra. La presenza, anche nel disegno sottostante, del classico tratteggio di derivazione crivellesca, utilizzato per creare gli effetti di chiaroscuro, suggerisce che anche la figura disegnata prima del San Leonardo potrebbe essere opera di Pietro Alemanno.

madonna con bambino_alemanno

MADONNA CON BAMBINO – In questo confronto tra immagine visibile e immagine infrarossa si può notare come il disegno preparatorio in alcuni casi non va esattamente a coincidere con le linee nere superficiali. L’immagine infrarossa rende inoltre più apprezzabile la successione di linee utilizzate da Alemanno, come dai fratelli Crivelli, per creare l’effetto chiaroscurale.

 

Quali pigmenti ha utilizzato Pietro Alemanno?

BIANCHI: il pittore ha fatto largo uso di biacca, carbonato basico di piombo;

ROSSI: in tutte le campiture rosse è presente mercurio, ciò indica che è stato utilizzato del cinabro (solfuro di mercurio);

GIALLI: in tutti i gialli indagati (sfere dorate sopra il libro che sorregge San Nicola, vaso d’unguento in mano alla Maddalena, veste della Vergine, decorazioni vesti San Nicola e San Leonardo) è presente oro; questa importante presenza di oro indica una certa disponibilità di denaro da parte dell’artista per dipingere il polittico. La contemporanea presenza di ferro nei punti di misura indica che al di sotto della doratura vi è del bolo rosso, quindi è stata utilizzata la tecnica “a guazzo”;

VERDI: il pittore ha utilizzato il verde malachite (carbonato basico di rame);

BLU: gli unici blu sono presenti nel San Leonardo; si tratta di indaco (colorante di origine vegetale) vista l’assenza di rame/ferro e la colorazione rossa che le campiture assumono nell’immagine all’infrarosso falso colore.

Le indagini sono state effettuate dal Dott. Giuseppe Di Girolami e dal Dott. Paolo Cinaglia (A. R. T. & Co. Srl – Start-up dell’Università di Camerino), dalla Dott.ssa Graziella Roselli (Università di Camerino, Scuola di Scienze e Tecnologie, sezione di Chimica), dal Dott. Marco Minicucci (Università di Camerino, Scuola di Scienze e Tecnologie, sezione di Fisica).

 

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